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di Giuseppe Longo

Originario di Liessa di Grimacco, nelle Valli del Natisone, 54 anni, arciprete dalla fine del 2017 di Faedis e Campeglio, oltre a ricoprire importanti incarichi nel Tribunale ecclesiastico diocesano: è don Federico Saracino, nuovo titolare anche dell’antica Pieve dei Santi Gervasio e Protasio, a Nimis. L’arcivescovo di Udine ha, infatti, accolto le dimissioni di monsignor Rizieri De Tina – presentate, come prevedono le norme ecclesiastiche, in vista del compimento dei 75 anni -, sollevandolo dalla responsabilità amministrativa delle parrocchie del capoluogo e di Torlano, che ora passano appunto sotto la guida del nuovo parroco che avrà il decreto di nomina, “mentre io – ha scritto pre’ Rizieri nel foglio informativo settimanale ‘In Cunfidenze’ – resterò a fare solo il prete”. Monsignor Andrea Bruno Mazzocato ha infatti molto apprezzato il desiderio del pievano uscente di non ritirarsi a vita privata, bensì di rimanere fra la sua gente di Nimis, Ramandolo e Chialminis – alla quale si è aggiunta da diversi anni pure quella di Torlano -, in mezzo alla quale era arrivato nel lontano 1978, a poca distanza dal terremoto che aveva sconvolto anche questi paesi.

Don Federico Saracino.

“Sono quasi 50 anni – aveva scritto al presule – che faccio il prete e da 48 il parroco, mal volentieri solo per aver dovuto assumere la responsabilità della parrocchia: non ho studiato contabilità, non ho fatto corsi sulla sicurezza, considero tempo perso quello che ho dovuto dedicare alla burocrazia. Aggiungo che ho passato tutti questi anni in zona terremotata, con tutte le conseguenze del caso e mi sembra giusto che, essendo sempre meno, noi preti dovremmo fare ed essere ancora più preti”. E aveva aggiunto: “E’ chiaro che io ho il piacere di restare a fare a il parroco, come corresponsabile della pastorale, assieme agli operatori ed alla gente delle parrocchie di Nimis, con Chialminis e Ramandolo, e di Torlano. Dopo diverse decine di anni passati assieme, essi fanno parte della mia vita umana e sacerdotale, che per me è la stessa cosa, perché intendo la umanità come l’espressione del mio essere prete. Nel contempo, vedo che dopo 41 anni il rapporto con la gente non è diminuito, anzi si è approfondito ed è diventato il mezzo attraverso cui ci si comunica il Vangelo, quello dentro la nostra vita”.

Monsignor De Tina con l’arcivescovo Mazzocato a una festa in asilo.


E mercoledì prossimo comincerà dunque il nuovo corso per la storica Pieve. Per quella sera, infatti, sono convocati in oratorio i “consigli di amministrazione della parrocchia di Nimis, con Ramandolo e Chialminis, e di Torlano per presentare – informa ancora ‘In Cunfidenze’ – la situazione economica delle nostre Comunità al nuovo responsabile legale don Federico Saracino”. Nuovo corso che vedrà alla guida spirituale di questi paesi appunto due sacerdoti: don Federico quale amministratore parrocchiale e don Rizieri, come era suo desiderio, soltanto come prete e annunciatore del Vangelo. Buon lavoro dunque a entrambi dai fedeli di Nimis, Ramandolo, Chialminis e Torlano. E, per dirla in latino, “Ad multos annos!”.

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In copertina l’antica Pieve di Nimis e qui sopra la Chiesa comparrocchiale.

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